ORNELLAIA
Bolgheri Doc Le Serre Nuove 2021 - Ornellaia (6 bottles)
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A summer of BOTTLES with VINOVE SALES!!!
VINOVE' SALES!!
Ti è mai capitato di voler gustare un vitigno “storico”?
Se la risposta è sì allora sono pronto a raccontarti la storia del vitigno dei nostri padri: il Dolcetto.
Il Dolcetto viene chiamato così nelle Langhe poiché, oltre ad aver salvato l’economia contadina nel dopoguerra è un vitigno autoctono che ha più di 500 anni di storia alle spalle.
Assieme a Nebbiolo e Barbera, il Dolcetto è il terzo grande vitigno a bacca nera del Piemonte. Da queste vigne provengono vini dall’ottima bevibilità con note piacevolmente fruttate e ogni cantina ha sempre qualche chicca fatta con questo vitigno.
Sapevi che il Dolcetto ha radici tanto antiche?
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Il nome Dolcetto deriva da una caratteristica tipica dell’uva, piuttosto dolce se gustata come frutto. Il vino, invece, è un po’ all'opposto, mostrandosi secco e tannico.
Ma parlando di storicitĂ , cosa sappiamo su questo vitigno?
Le prime tracce dell’uva Dolcetto risalgono al 1593 proprio nella zona delle Langhe, da dove oggi provengono alcune delle migliori espressioni di questo vitigno.
Nel XIX secolo il vitigno Dolcetto verrà poi descritto come un’uva autoctona assente nel resto d’Italia, un vitigno tanto “riservato” e quindi ricercato che nei secoli scorsi veniva usato come merce di scambio con le vicine popolazioni liguri.
P.s. Sapevi che a inizio novecento quest’uva veniva usata in campo medico?
Proprio così, veniva usata in una terapia (ampeloterapia) per depurare l’organismo!
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Nonostante la grande storia e le buone vendemmie degli ultimi anni, l’uva Dolcetto continua ad essere bistrattata e spesso denigrata, probabilmente a causa dello strapotere che esercitano altre vigne come Barolo o Nebbiolo.
Un fatto non molto conosciuto è che la produzione del Dolcetto non è semplicissima, infatti si parla di un vitigno che deve essere seguito con grande dedizione e pazienza, sia in vigna che in cantina. La giusta vinificazione permette al Dolcetto di fornire vini straordinari, capaci di sviluppare grandi strutture e complessità .
A dimostrazione di ciò ecco Ottotori di Forti del Vento, un vino derivante da uve dolcetto in purezza, trattate con amore e rispetto da parte dei suoi produttori.
Ottotori nasce infatti dalla voglia di Marco e Tomaso di restituire dignitĂ e onore a un vitigno di territorio che troppo spesso viene messo in secondo piano.
Un vino fatto maturare in legno e affinato in bottiglia, un vino da aspettare per godere e comprendere appieno tutte le sue qualitĂ e unicitĂ .
Si tratta di un vino tosto, potente, che esprime tutte le caratteristiche peculiari del territorio dal quale nasce. Un vino di struttura, materia, tannino preponderante e finezza.
Ottotori 2018 - Forti Del Vento
E se ti dicessi Pilade ti viene in mente nulla?
Sto parlando di un altra bottiglia interamente prodotta dal Dolcetto, Pilade era il nome di un vecchio proprietario di una particella di vigneto che oggi è di proprietà di Cascina Ballarin ed è diventato anche il nome del vigneto e del Dolcetto d'Alba di loro produzione.
Ma oltre che un bell'omaggio e un bel pensiero, questo Pilade è anche un ottimo vino.
Dolcetto d'Alba Pilade si presenta nel calice di un bel colore rosso rubino brillante, al naso porta un profilo ricco di aromi fruttati, freschi e intensi e al sorso rivela un gusto elegante, sapido e vellutato.
Lui sta bene con tutto. A te spetta solo trovare l’occasione giusta per stapparlo.
Dolcetto D'Alba Doc Pilade 2020 - Cascina Ballarin
Infine chiudiamo con un altro grande ambasciatore del Dolcetto,
Il Diano d’Alba dei fratelli Aimasso, un vino di colore rosso rubino intenso con riflessi violacei, profumo fragrante e fruttato, sapore secco, asciutto. Possiede alcuni tratti aromatici, tra cui il geranio, che lo rendono piacevole da giovane e ha la forza di un buon invecchiamento.
Parliamo di un dolcetto originario di Diano d'Alba, terra in cui questo tipo di vigneto è tra i più coltivati, proprio qui i fratelli Aimasso da quattro generazioni coltivano la loro passione per il vino con cura e qualità .
Mai ci fu miglior vino per un’occasione come IL pranzone tra amici o parenti!
Diano D'Alba Docg 2019 - Aimasso
Insomma questi sono vini che cercano di ridare lustro a questo vitigno con qualità e tanta storia, proponendo il vino rappresentativo di questo territorio che è anche figlio di un duro lavoro.
Il bello del vino è proprio la sua unicità , data dal vitigno e dal modo in cui ci se ne prende cura.
La mia filosofia di vino è proprio rispecchiata nel Dolcetto, un vino che oltre alle tante qualità gustative è soprattutto un racconto di una storia lunga secoli che ancora oggi resiste con il rispetto delle tradizioni, meritando il proprio posto in ogni cantina.