ORNELLAIA
Bolgheri Doc Le Serre Nuove 2021 - Ornellaia (6 bottles)
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VINOVE' SALES!!
Quando si parla di vini morbidi tu a cosa pensi?
Si tratta di una caratteristica tra le più amate e a volte meno facili da determinare del vino, ti sarà certamente capitato di notare in alcune etichette la definizione “morbido” oppure nelle schede prodotto che trovi su Vinové, ma cosa significa?
Di seguito, facciamo chiarezza, in modo tale che la lettura di questi vini non sia più un mistero, per comprendere cosa significa vino morbido partiamo da una generica definizione di “morbidezza”, quella che possiamo trovare in qualunque dizionario della lingua italiana.
La “morbidezza” è la caratteristica distintiva di ciò che è morbido, ovvero delicato, tenero e soffice al tatto e anche in ambito enologico il significato di “morbidezza” rimanda a tali proprietà , immagina una sorta di carezza che permea e stimola il nostro palato e la nostra lingua, in maniera costante e piuttosto densa e viscosa.
Tecnicamente si tratta di una sensazione tattile che contribuisce a definire il gusto di un vino e favorisce il suo equilibrio, mitigando le sensazioni “dure”, in particolare tannicità e acidità , rendendo gradevole l’assaggio.
Curioso di provare un vino morbido? Allora =>Â CLICCA QUI altrimenti proseguiamo e scopriamo qualche segreto in piĂą!
Che cos’è la “morbidezza” di un vino? Che cosa la determina e come individuarla?
Come detto parlando di “morbidezza” in campo enologico si indica una specifica percezione che si manifesta nella cavità orale e che può essere associata ad una sensazione vellutata, rotonda e avvolgente.
Questa morbidezza dipende dalla quantitĂ di zuccheri, alcol etilico e polialcoli contenuti nel vino.
In particolare, soffermiamoci sui polialcoli, specifici composti chimici tra i quali spicca il glicerolo o glicerina, una sostanza liquida che si caratterizza per densità , viscosità e per quella “scarsa scorrevolezza” che favorisce la percezione di “morbidezza” del vino.
La glicerina viene prodotta nel corso della fermentazione quando gli zuccheri presenti nel mosto sono trasformati in alcol e in glicerina appunto.
Non a caso, la morbidezza di un vino è strettamente connessa alla sua struttura e alcolicità , più gli zuccheri sono convertiti in alcol e glicerina, più un vino sarà morbido e strutturato o corposo.
Parlando di cose pratiche un esempio perfetto di vino morbido è il Grillo Sicilia Menfi Doc “Terebinto” della cantina Planeta, l’ennesima bottiglia che conferma il grande dna siciliano della cantina.
Un nome che deriva da un arbusto dalle fronde lucenti, da sempre legato alla Sicilia e al paesaggio Mediterraneo e infatti le uve usate per realizzare questo vino sono 100% Grillo, uno dei vitigni simbolo dell'isola.
Insomma Planeta è indubbiamente un nome garante di alta qualità e questa è tra le etichette che meglio racchiudono il significato di “morbidezza”, portando una vera e propria carezza sorso dopo sorso.
Grillo Sicilia Menfi Doc Terebinto 2021 - Planeta
Devi sapere che la maturazione del vino in botti di legno e il contatto, seppur minimo, con l’ossigeno provocano una serie di fenomeni, che avvengono a livello molecolare, che comportano una maggiore morbidezza finale del nettare.
Non a caso, la morbidezza si riscontra anche in vini rossi da medio-lungo invecchiamento infatti un rosso morbido è il Bolgheri Rosso DOC “Il Seggio” di Poggio Al Tesoro, cantina gestita dalla grande famiglia Allegrini.
Questo è un vino rosso dai classici sentori della zona di Bolgheri con una presentazione al palato di medio corpo e con morbide note fruttate, insomma “Il Seggio” è il tipico vino dal taglio bordolese, che coniuga la sua modernità ad un aspetto più mediterraneo.
Elegante, setoso e avvolgente con un finale preciso, pulito e vivace, tutte caratteristiche che invitano a provarlo, piĂą e piĂą volte.
Bolgheri Rosso Doc Il Seggio 2020 - Poggio Al Tesoro
Un vino può essere definito “morbido” quando evidenzia una sensazione vellutata e rotonda al palato associata alla presenza di determinate sostanze, polialcoli su tutti, oppure anche al ricorso a determinate pratiche di cantina e al grado di evoluzione/maturazione del nettare.
Un vino che racchiude entrambe queste caratteristiche è il Primitivo Di Manduria Dop 60 Anni della cantina San Marzano, nato da uve 100% Primitivo selezionate con cura tra i vigneti più vecchi della zona, usando vigneti con oltre sessant'anni di vita.
Questa è una delle bottiglie che hanno cambiato la percezione dei vini pugliesi nel mondo presentandosi una morbidezza unica insieme a profumi eleganti con note speziate di tabacco, il tutto accompagnato da tannini nobili e un finale con un retrogusto di cacao, caffè e vaniglia.
Un vino da assaggiare se si vuole scoprire i vini pugliesi e il carattere che li contraddistingue, insomma un prodotto che non ti pentirai di aver provato.
Primitivo Di Manduria Dop 60 Anni 2017 - San Marzano
Ricapitolando, la morbidezza di un vino si può percepire solo al momento dell’assaggio, concentrandosi sulle sensazioni che vengono trasmesse alla nostra cavità orale.
Si tratta di una sensazione che ci permette di godere di vini più rotondi e levigati ideali per abbinare determinati cibi o volendo, perchè no, da goderne solo che in buona compagnia.
Un motivo in piĂą per stappare qualche bottiglia e scoprire nuove sfumature nel panorama enologico.