Alla scoperta del Piemonte con TERRITORI DA BERE, Autunno in Rosso è la nuova selezione di Matteo Circella.
Pronto a partire con le mie selezioni "Territori da bere"?
La nuova BOX "Autunno in Rosso" ti porterà alla scoperta di una regione attraverso i rossi unici che ho scelto con cura.
Autunno è sinonimo di vino rosso e oggi ci dirigiamo nel nord-ovest italiano, verso il Piemonte, patria di grandi rossi e regione dal grande patrimonio artistico-culturale, ricca di buon cibo e ovviamente di una gran varietà di vini pregiati.
In questa regione la cultura dell’uva e quindi il vino ha radici molto antiche, tanto da avere tracce che risalgono persino all'epoca romana, quando autori come Tito Livio citavano già i vini rossi piemontesi.
Una storia produttiva così lunga ha portato il Piemonte ad essere una delle eccellenze quando si parla di vini rossi, i vitigni autoctoni lavorati qui come Nebbiolo, la Barbera, il Dolcetto sono alcune delle uve piemontesi più rappresentative.
Proprio da queste uve derivano le bottiglie della mia nuova box, un'attenta selezione di bottiglie che, oltre ai profondi valori della tradizione racchiudono la grande qualità che solo un rosso piemontese può avere.
Se hai già voglia di partire alla scoperta tramite i vini piemontesi allora
=> CLICCA QUI oppure continua la lettura per scoprire ciò che la mia nuova box "Autunno in Rosso" della selezione "Territori da bere" ha da raccontare.
Quante volte hai scoperto qualcosa in più del luogo dove ti trovavi attraverso il gusto?
Sto parlando di quelle esperienze "mistiche" che si vivono quando si prova qualcosa di nuovo, che trasmette tradizioni, segreti e anche valori produttivi.
Tali esperienze si possono vivere anche attraverso un calice di vino e infatti, oltre che viaggiando, si può scoprire molto attraverso le eccellenze autoctone, ed il Piemonte essendo tra le regioni italiane più famose a livello vinicolo non manca di offerte gustative.
Il Piemonte è una regione con una tradizione del vino mooolto lunga, risalente a secoli fà, ma fino alla prima metà del Novecento, la produzione era costituita principalmente da vini dolci, anche perché a livello commerciale i vini dolci si conservano di più, essendo poi esportati via mare dalla Repubblica di Genova.
La svolta più importante per la viticoltura in Piemonte avvenne grazie a Camillo Benso, conte di Cavour, grazie a lui il Barolo ottenne fama di vino pregiato, dopo aver piantato 200.000 viti di Nebbiolo nella tenuta del Castello di Grinzane, uno dei luoghi più belli nelle Langhe, non distante dal paese di Barolo.
Oltre al valore storico una grande qualità dei vini piemontesi è la diversità fornita anche dalla zona produttiva, infatti le zone piemontesi dedicate alla coltivazione della vite sono numerose dalla Granda (la provincia di Cuneo) alle terre del nord, tra le quali: Langhe, Monferrato e Roero.
Si tratta di territori ricchi di fascino, le terre delle Langhe, del Monferrato e del Roero racchiudono quelle cantine immerse nei vigneti dove si vive un’atmosfera magica, immersi nella natura, con echi medievali che hanno reso parte di queste zone patrimonio dell’UNESCO.
I pregiati vini delle Langhe, del Monferrato e del Roero sono conosciuti ed esportati a livello globale: prodotti come il Roero DOCG, il Barbaresco DOCG, il Barolo DOCG sono presenti nelle carte dei vini dei più lussuosi ristoranti del mondo.
I vini prodotti sono molto legati alle tradizioni, ma il vero segreto del successo dei vini piemontesi è la grande cura e ricerca per migliorare costantemente il prodotto, grandi investimenti per valorizzare vitigni autoctoni raccontati in chiave contemporanea.
Ad oggi i vitigni coltivati in Piemonte a bacca nera sono tantissimi e tra i più conosciuti ci sono il Nebbiolo, la Barbera, il Dolcetto, la Freisa ed il Grignolino.
Proprio tra questi vini ho selezionato le tre bottiglie della box "Autunno in Rosso" in modo da raccontare le basi da conoscere assolutamente di questa meravigliosa terra qual è il Piemonte, attraverso tre province: Asti, Alessandria e Cuneo, terre di tradizione ed eccezionali vini.
Aziende che attraverso pratiche agricole green e metodi di cantina tra la stretta tradizione e continua ricerca e sperimentazione, stanno valorizzando territori come l’ovadese e il Monferrato astigiano.
Vini tutti da scoprire se mai assaggiati anche solo per viaggiare con un ottimo calice di vino rosso.
Ordina subito la nuova box della selezione "Territori da Bere", altrimenti continua e scopri le bottiglie nel dettaglio!
In questa selezione non poteva mancare un vino prodotto da una delle uve piemontesi più pregiate, il Nebbiolo, un vitigno autoctono il cui nome deriva da nebbia e potrebbe avere due spiegazioni: la prima legata all’aspetto patinato dell’acino; la seconda relativa alla vendemmia delle uve che avviene in pieno ottobre, con i vigneti immersi nelle nebbie autunnali.
Il Nebbiolo viene coltivato nel cuore delle Langhe e proprio qui si trovano le vigne di Ronchi, da cui si produce il Langhe Nebbiolo "In Amphoris".
La particolarità di questo vino è la maturazione in anfore di terracotta: sono infatti diversi anni che l'azienda agricola Ronchi produce alcuni dei suoi vini affinandoli in anfore di terracotta, curando ogni dettaglio produttivo, dal grappolo alla bottiglia.
Un vino ambasciatore della tradizione piemontese in una veste "nuova", bottiglia che non poteva mancare in questa mia selezione.
Non poteva mancare la Barbera, uno dei vitigni piemontesi che più rappresentano la tradizione di questa Regione.
Proprio per questo ho scelto Caranti di Cascina Garitina, un vino rosso del Monferrato, più precisamente di Castel Boglione, in provincia di Asti.
Lo scopo di Gianluca Morino, attuale proprietario dell’azienda di famiglia, è quella di preservare il vitigno più rappresentativo della zona, la Barbera, operando una piccola rivoluzione.
Caranti è una Barbera prodotta rispettando la natura in vigna, cercando di svecchiarsi ed essere appetibile anche ai giovani, sempre portando il territorio e l’identità del vitigno direttamente nel bicchiere.
Un nuovo modo di gustare la Barbera, un tassello importante di questa box.
Infine non poteva mancare uno dei vitigni piemontesi più storici, il Dolcetto, chiamato anche "vitigno dei nostri padri", uno dei tre grandi vitigni a bacca nera del Piemonte.
La produzione del Dolcetto non è semplicissima, infatti si parla di un vitigno che deve essere seguito con grande dedizione e pazienza, sia in vigna che in cantina, ma con la giusta vinificazione si possono ottenere vini straordinari.
A dimostrazione di ciò ecco Ottotori di Forti del Vento, un vino derivante da uve dolcetto in purezza, trattate con amore e rispetto da parte dei suoi produttori.
Ottotori nasce infatti dalla voglia di Marco e Tomaso di restituire dignità e onore a un vitigno di territorio che troppo spesso viene messo in secondo piano.
Un vino tosto, potente, che esprime tutte le caratteristiche peculiari del territorio dal quale nasce.
Questa nuova selezione di vini fortemente legati al territorio ti offre un esperienza unica, grazie alla quale il Piemonte e le sue tradizioni vinicole si troveranno direttamente nel tuo calice.
Non perdere la possibilità di scoprire nuovi aspetti e peculiarità di questa regione, io sono già pronto a partire con il calice pieno, e tu cosa aspetti?