Partiamo per la Sicilia con UN MARE DI VINO, la nuova selezione di Territori da Bere by Matteo Circella.
Pronto a scoprire la Sicilia attraverso i suoi vini?
La nuova BOX “Sicilia: un Mare di Vino” ti porterà alla scoperta di una regione attraverso i vini che meglio rappresentano i rispettivi territori di provenienza.
Partiamo dai più significativi cenni storici della vite in Sicilia: la viticoltura siciliana risale al secondo millennio a.C., ma si deve ai Greci il merito di aver introdotto nuovi vitigni e migliorato le tecniche di coltivazione.
Secoli dopo, con le invasioni barbariche, si andò incontro al declino della coltivazione della vite, che si riprese successivamente, durante la dominazione araba, non già per produrre vino (vietato dal Corano), bensì per l’uva passa.
La fortuna dei vini siciliani arriva casualmente, nel 1773, quando il commerciante inglese John Woodhouse, spedì dalla Sicilia per Liverpool 60 "pipe" (fusti della capacità di 400 litri) di vino Marsala, a cui aveva aggiunto 9 litri di alcol in ogni fusto trasformandolo in vino liquoroso, ed il successo fu enorme e le spedizioni continuarono ancora per anni.
Durante gli anni settanta del secolo scorso iniziò infine il nuovo sviluppo dell’enologia siciliana verso i risultati visibili ai giorni nostri, oggi infatti i vini dell’isola sono affermati in tutto il mondo, dalla rinascita del Marsala alla rivalutazione del ricco e locale patrimonio di uve, tutte da scoprire e da gustare.
Se hai già voglia di partire alla scoperta tramite i vini siciliani allora => CLICCA QUI , oppure proseguiamo e analizziamo nel dettaglio “Sicilia: un Mare di Vino”.
Territori da Bere - Sicilia: un Mare di Vino
Lo sapevi che la tradizione vinicola siciliana produce delle vere e proprie chicche?
Proprio così, la Sicilia enologica è un vero e proprio continente per la sua variabilità pedoclimatica e la ricca biodiversità, le uve si coltivano dalle zone costiere dove il clima, spesso torrido viene mitigato dalle brezze marine, alle zone montane, oltre i 1.100 metri s.l.m., per esempio sull’Etna dove il clima si caratterizza per i consistenti sbalzi termici.
La Sicilia è una regione maestosa, fatta di profumi, sapori e culture diverse a seconda delle zone, prima di approfondire i vini della box ti delineo una macrozonazione dei territori vitivinicoli siciliani:
Nell'area centro-occidentale è allocata l’85% della produzione e comprende le province di Trapani, Palermo, Agrigento ed in parte la provincia di Caltanissetta, in questa macroarea la vite si coltiva dalle zone costiere fino ai 700 metri di altitudine nelle zone più interne, alcuni dei vitigni più diffusi sono: Nero d’Avola, Catarratto, Nerello mascalese e Nerello cappuccio.
Spostandosi verso l'area nord-orientale si trova un'area che comprende la provincia di Messina e la parte nord settentrionale della provincia di Catania, caratterizzata dalla viticoltura etnea, che per le sue peculiarità può essere definita un’isola nell’isola.
La composizione dei suoli vulcanici infatti conferisce ai vini una particolare e gradevole sensazione di mineralità, contribuendo, specialmente nei rossi, a migliorare la longevità, qui i vitigni autoctoni più diffusi sono il Nerello mascalese ed il Carricante.
Infine le isole, caratterizzate da una pedogenesi vulcanica, in particolare nell’arcipelago eoliano dove la vite è coltivata nelle isole di Salina, Lipari e di Vulcano, qui fra le varietà coltivate la più diffusa è la Malvasia di Lipari, allevata tradizionalmente a pergola bassa, ma che oggi viene sempre più spesso sostituita dal sistema di allevamento a controspalliera.
La mia selezione "Sicilia: un Mare di Vino" conterrà un vino diverso per ognuna di queste zone, proprio per abbracciare appieno tutti i sapori siciliani e poter capire appieno il grande valore dei vini siciliani.
Scopri il mio video su "Sicilia: un Mare di Vino"
Il primo passo in Sicilia è un vino bianco, sto parlando di Anthìlia. il cui nome è derivato dall’epoca romana, dalla città di Entella, dove già nel III sec. a.C. si coltivava la vite dove oggi è Donnafugata, l’azienda che produce questo suadente vino bianco.
Prodotto in prevalenza con uve Catarratto, in blend con uve di altri vitigni, Anthìlia oggi è il nome di un vino che si identifica nel territorio antico da cui trae origine, questo è il primo vino ad essere stato concepito a Donnafugata e resta ancora oggi nel cuore di tanti estimatori.
Di colore giallo paglierino, al naso offre un bouquet fresco e fragrante con note di frutta a polpa bianca, unite a sentori di fiori di campo, in bocca spicca una nota fruttata, rinfrescata da una piacevole sapidità ed una buonissima persistenza.
Ti parlo di un vino dal profondo carattere mediterraneo, sempre fresco, infatti questa perla di Donnafugata è il compagno naturale della tavola per una bella cena tra amici.
L’ideale primo passo per conoscere questo territorio unico.
Un territorio che rappresenta la Sicilia nel mondo è sicuramente il vulcano Etna: bianchi, rossi, rosati e anche bolle ma sempre vini estremamente caratterizzati da suoli e condizioni climatiche uniche.
Ho scelto l'Etna Rosso di Federico Graziani, un rosso realizzato con uve di nerello mascalese e nerello cappuccio che vengono vinificate con soli lieviti indigeni in vasche d'acciaio.
Le vigne, allevate ad alberello, sulle pendici impervie del vulcano, sfidano il tempo con un’età media di 75 anni, vigne da cui si produce questo vino rosso che è un'espressione gioiosa del versante settentrionale del gigante buono siciliano, in particolare nelle contrade del comune di Randazzo, una terra di ossimori, tra mare e montagna, lava e acqua che si traduce in un terroir unico e straordinario.
Un vino da non perdere, perché questo l’Etna Rosso “Fedegraziani” è un’espressione vulcanica di grande versatilità, un rosso dal sorso compulsivo creato con l’idea di essere facilmente accessibile a più persone possibili senza perdere l’identità e la riconoscibilità di un vino nato sul Vulcano.
Da provare per capire la parola “mineralità”.
Il tuo percorso siciliano giunge ora alle isole minori, in particolare nel paradiso delle Lipari, una vera chicca dolce, non solo nel gusto: denominato "Nettare degli Dei" da Diodoro Siculo, nel IV secolo a.C. , la Malvasia delle Lipari è un vino dolce, prodotto con uve Malvasia, e in piccola parte Corinto Nero, provenienti dall'isola di Salina nell'arcipelago delle Eolie.
Le moderne tecnologie in simbiosi alla millenaria tradizione eoliana, riescono a conferire al Malvasia delle Lipari una particolare fragranza che unite ad un sapore caldo e vellutato, lo rendono uno dei più eccellenti vini da dessert.
Il vino si presenta colore giallo dorato, odore aromatico con profumo di miele, eucalipto, albicocca matura, sapore caldo ed armonico.
La Malvasia di Colosi è una piccola perla che racchiude tutta la forza della viticoltura eolica, dalla scelta meticolosa, l'attesa e il duro lavoro per ottenere un limitato numero di bottiglie di alta qualità.
Questa box racconta le basi da conoscere di questa meravigliosa terra, la Sicilia, attraverso tre territori distinti, terre di tradizione ma tutte unite dalla produzione di vini eccezzionali.
Ho scelto aziende che attraverso pratiche agricole green e metodi di cantina tra la stretta tradizione e continua ricerca e sperimentazione, stanno valorizzando territori di profonda cultura.
Vini tutti da scoprire se mai assaggiati o comunque da avere sempre nella propria cantinetta, anche solo per viaggiare con un ottimo calice di vino.